Il mio bambino si è ustionato cosa devo fare

Il mio bambino si è ustionato: cosa devo fare?

Le ustioni in età pediatrica sono un problema importante in quanto costituiscono una delle principali cause di trauma nei bambini e si verificano più frequentemente nei primi 5 anni di vita.

Uno studio multicentrico del 2008 ha evidenziato che in Italia il 25% dei pazienti che hanno avuto accesso a cure specialistiche per ustioni erano bambini tra 0 e 14 anni e di questi il 73,6% aveva un’età compresa tra 0 e 5 anni.

Nei bambini al di sotto dei 3 anni la causa principale di ustione è rappresentata da liquidi bollenti (acqua, caffè, thè, minestrina, brodo, olio) o superfici roventi (ferro da stiro, vetro del forno, marmitte) e nella maggior parte dei casi avvengono in ambiente domestico.

Nei bambini più grandi e negli adolescenti le lesioni sono più frequentemente causate da fiamma.

Qualunque sia la gravità dell’ustione, il suo trattamento va iniziato appena si è verificato l’incidente. I minuti iniziali sono cruciali per limitare la profondità della lesione, per evitare eventuali complicanze e, talvolta, per salvare la vita del bambino.

Quello che si deve fare subito

Gli accorgimenti da mettere in atto subito


  1. Allontanare l’agente ustionante assicurandosi di essere in condizioni di sicurezza. È importante ricordare che i soccorritori, nel gestire il bambino ustionato, facciano attenzione a non entrare in contatto con l’agente ustionante se non muniti di dispositivi di protezione (ad esempio i guanti, nel caso di ustioni da sostanza chimica). Nel caso di ustione da corrente elettrica sarà necessario disattivare l’interruttore generale prima di avvicinarsi al paziente.
  2. Rimuovere subito gli abiti e gli oggetti dalle aree ustionate. La permanenza degli abiti o di oggetti metallici al di sopra delle aree ustionate determina un aggravamento delle lesioni. Tuttavia se abiti e oggetti sono rimasti tenacemente adesi alla cute, come accade spesso in ustioni causate da fiamma, è consigliabile non forzare la rimozione di questi, ma iniziare a raffreddare l’area con acqua corrente.
  3. Raffreddare bene l’area ustionata con acqua. È importante raffreddare la lesione con acqua del rubinetto applicandola in maniera corrente o mediante immersione della parte o con impacchi. Non deve essere applicato il ghiaccio sulle lesioni perché la bassa temperatura può causare ulteriori processi necrotici. Per ustioni termiche è sufficiente raffreddare l’area ustionata per 5 minuti. Nelle ustioni da agenti chimici e nelle ustioni da catrame o asfalto il lavaggio della lesione con acqua dovrà essere eseguito per tempi prolungati, almeno fino a quando il bambino non venga valutato presso un Centro Ustioni. Se la sostanza chimica è sotto forma di polvere è importante, prima di lavare abbondantemente l’area ustionata, rimuovere completamente l’agente, spazzolando via la polvere.
  4. Non applicare farmaci o altre sostanze sulle lesioni prima che un medico abbia valutato la lesione. L’applicazione di oli, unguenti, creme o altri “rimedi”, oltre a non avere nessun effetto terapeutico documentato, ostacolano la corretta valutazione della lesione.

Dopo questi piccoli interventi e precauzioni è necessaria la visita di un pediatra: quello di famiglia se la lesione è lieve presso il pronto soccorso se la lesione è media o grave.

Fattori importanti per la gravità della lesione

Cosa ha provocato l’ustione? Conoscere l’agente ustionante e la dinamica dell’incidente può indirizzare verso la gravità del danno.

Ustioni da fiamma, da caustico, da elettricità e da contatto prolungato con superfici roventi determinano generalmente ustioni di terzo grado.

Ustioni con liquidi viscosi e densi (olio, minestrone, marmellata) a parità di temperatura, determinano ustioni più profonde rispetto a liquidi poco viscosi e poco densi (acqua, thè, caffè) a causa della loro peggior scorrevolezza sulla superficie e quindi della loro maggior permanenza sulle aree coinvolte.

Inoltre un ritardo nel raffreddamento delle lesioni e nella rimozione degli abiti ustionati suggerisce lesioni più gravi.

Quanti anni ha la bambina? L’età del bambino è un fattore fondamentale da considerare in quanto più il bambino è piccolo e più sarà grave l’ustione.

Infatti nei bambini piccoli più frequentemente compaiono squilibri idroelettrolitici e il sottile strato cutaneo favorisce lesioni a tutto spessore del derma a differenza di ciò che si verifica nell’adulto per un insulto termico di uguale intensità.

Per questi motivi ustioni in bambini al di sotto dei 4 anni devono essere sempre considerate attentamente anche se la loro estensione è limitata.

Se l’ustione non è grave il piccolo vien dimesso dal pronto soccorso.

Indicazioni per la gestione a domicilio dell’ustione

Vediamo come comportarci a casa:


  • Eseguire l’igiene delle mani ogni  volta che venga manipolata l’ustione.
  • Dopo aver tolto i bendaggi, valutare la quantità di secrezioni presenti nelle  garze e valutare l’aspetto della lesione.
  • Se vi sono abbondanti secrezioni e/o la lesione sembra essere peggiorata  rispetto ai giorni precedenti (rossore, gonfiore, dolore), si raccomanda di contattare il medico affinché possa valutare l’ustione prima possibile.
  • La medicazione deve prevedere la detersione dell’area con una garza sterile con fiale di acqua fisiologica e  la pulizia delicata dell’area ustionata in modo da rimuovere il tessuto devitalizzato e le secrezioni.
  • Procedere con l’applicazione della medicazione prescritta dal medico.

Contattare il medico in caso di:


  • comparsa di eritema ed edema della cute sana circostante e aumento della sensibilità
  • colorito della lesione marrone scuro, nero, violaceo.
  • approfondimento della lesione
  • ritardo di guarigione
  • tessuto sottocutaneo con soffusione emorragica
  • comparsa di febbre.

Recarsi al più vicino pronto soccorso in caso di comparsa di:


  • febbre >39°C
  • rash
  • diarrea e/o vomito
  • irritabilità
  • alterazioni dello stato di coscienza.

Cosa fare se il bambino ha dolore?

Se il bambino ha dolore si può somministrare paracetamolo per via orale  o rettale alla dose di 15 mg/kg ogni  6 ore. La via rettale è consigliabile solo in caso di impossibilità di assunzione orale.

La somministrazione di paracetamolo dovrà essere raccomandata  prima di eseguire ogni medicazione, specialmente nei primi giorni che seguono l’ustione.

Cosa fare se il bambino ha prurito?

Utilizzare trattamenti locali come creme idratanti o creme a base di aloe vera. Se il sintomo persiste si possono somministrare antistaminici.

Protezione delle lesioni riepitelizzate

Una volta avvenuta la riepitelizzazione è importante mantenere l’area ben idratata con creme idratanti e in caso  di esposizione alla luce solare è importante proteggere la superficie con creme protettive a schermo totale per almeno 2 anni dal trauma.

L’idratazione dell’area riduce le trazioni e favorisce una miglior cicatrizzazione, mentre  la protezione totale dai raggi UV riduce la comparsa di iperpigmentazione.

L’applicazione della crema potrà essere associata ad un delicato massaggio dell’area lesa per favorire la penetrazione della crema e per favorire una miglior cicatrizzazione.

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