Acqua e altre bevande nel bambino

Acqua e altre bevande nel bambino

Acqua: costituisce la maggior parte del nostro corpo. A maggior ragione di quello dei bambini. Da giovani siamo decisamente più ricchi d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocutanei. Crescendo il tenore d’acqua si riduce progressivamente da una media del 75% del bambino piccolo a circa il 50% nella terza età.

L’acqua è un vero e proprio nutriente essenziale. Una corretta alimentazione del bambino deve comprendere e garantire un adeguato apporto di acqua e sali minerali.

La quantità e la qualità dell’acqua assunta dal bambino dipendono da età, condizioni di salute, regime alimentare, attività fisica svolta, temperatura e tasso di umidità ambientale.

Nei primi sei mesi di vita, fino allo svezzamento il bambino beve attraverso il latte. Non è necessario aggiungere ne acqua ne altre bevande. L’allattamento al seno soddisfa i fabbisogni idrici del lattante. Qualora il latte materno non fosse disponibile, per la ricostituzione del latte artificiale in polvere, vanno utilizzate acque minimamente mineralizzate (residuo fisso < 50 mg/L) e oligominerali (residuo fisso tra 50 e 500 mg/L), con contenuto di nitrati ≤10 mg/L.

Dai sei mesi all’anno l’idratazione è garantita dal latte e dal brodo delle pappe. Mano a mano che ci si sposta verso l’anno può presentarsi la necessità di aggiungere acqua nella dieta del bambino. Soprattutto nel periodo estivo. Progressivamente la necessità di aggiungere acqua alla dieta varia molto da bambino a bambino. Dopo l’anno di vita si possono utilizzare anche acque minerali o di fonte con un residuo fisso < 1500 mg/L. L’acqua ideale non deve comunque contenere nitrati oltre 10 mg/l e sodio (Na in etichetta) oltre i 20 mg/l. Per non abituare i bambini sin da piccoli al gusto salato. L’acqua minerale deve essere naturale. Non addizionata di anidride carbonica e non deve contenere bollicine naturali.

Nell’impiego di una determinata acqua minerale i genitori devono valutare anche la data di imbottigliamento. Considerando che la legge prescrive un consumo preferibilmente entro 18 mesi per l’acqua contenuta in contenitori di polietilene. Entro 24 mesi per l’acqua contenuta in bottiglie di vetro.

Mentre nel primo anno di vita è meglio non dare da bere acqua ai bambini. Già si idratano attraverso latte e pappe. Dopo l’anno, con il passare del tempo, spesso bisogna insistere, senza esagerare, per far bere acqua ai nostri bambini. Ricordiamoci che uno stato di buona idratazione è fondamentale. Una idratazione inadeguata è associata a peggioramento dello stato di salute mentale, fisico ed emotivo e ad un peggioramento delle performance. Inoltre l’insufficiente assunzione di acqua è associata ad un indice di massa corporea più elevato e a un rischio maggiore di sviluppare obesità.

Acqua di rubinetto

Nel primo anno di vita è sconsigliato l’utilizzare dell’acqua di rubinetto. Dopo l’anno di vita sarebbe meglio non utilizzarla a meno di conoscere con precisione le caratteristiche di quella della vostra zona. Si possono chiedere informazioni alla ASL di riferimento. L’uso di filtri migliora la qualità dell’acqua di rubinetto, ma i filtri richiedono un’accurata manutenzione e la sostituzione periodica.

In Italia l’acqua di rubinetto è generalmente di buona qualità. Sono però possibili forme di contaminazione. Le fonti di approvvigionamento sia superficiali sia sotterranee possono essere contaminate da fertilizzanti, pesticidi, nitrati e metalli pesanti. Ricordiamo che le cellule nervose sono sensibili al danno ossidativo indotto dai pesticidi. In alcuni casi, sempre più rari, i processi di potabilizzazione possono essere potenzialmente pericolosi nei bambini.

Va poi considerato lo stato dei materiali delle tubature, il loro stato di manutenzione, le modalità di gestione. Il principale problema sembra legato alla corrosione e conseguente cessione nelle acque delle sostanze utilizzate per la costruzione o il rivestimento delle condotte (cemento, amianto, rame, acciaio zincato, piombo). La quantità di nitrati è alta soprattutto per il bambino nel primo anno di vita. Sono poi acque, nella maggior parte dei casi, povere di fluoro.

Acqua minerale in bottiglia

L’acqua minerale attraverso il confezionamento garantisce sterilità e conservazione delle caratteristiche chimico-fisiche. Ha una composizione costante. La varietà delle stesse permette di operare una scelta a seconda delle esigenze. L’uso di acque minerali moderatamente fluorate consente di realizzare un’efficace la fluoroprofilassi grazie al loro costante contenuto di fluoro di facile reperibilità e fruibilità.

La classificazione delle acque minerali avviene in base al residuo fisso e in base alla composizione salina. Il residuo fisso è la quantità di sali che resta dopo l’evaporazione a secco a 180º di 1 litro di acqua. Esso può variare da valori ≤50mg/l (acque minimamente mineralizzate) a >1500 mg/l (acque ricche di sali minerali).

Classificazione delle acque minerali sulla base del residuo fisso (R.F.):

  • minimamente mineralizzate R.F.: 50 mg/l
  • oligominerali R.F.: >50 e 500 mg/l
  • medio minerali R.F.: >500 e 1500 mg/l
  • ricche di sali minerali R.F.: >1500 mg/l

Per quel che riguarda i sali minerali l’acqua minerale dovrebbe avere un buon contenuto di magnesio e di calcio ed essere povera di sodio.

Acqua e attività fisica

Per una corretta idratazione nel bambino che svolge attività sportiva, è consigliabile:

  • una pre-idratazione prima di iniziare l’attività sportiva pari a 90-180 ml (se peso corporeo 40 kg)
  • durante l’attività sportiva è consigliata l’assunzione di almeno 150-240 ml ogni 20 minuti
  • al termine dell’attività sportiva è utile prevedere un apporto di acqua variabile da 220 a 330 ml/kg di peso perso durante l’attività fisica svolta.

Altre bevande

Le tisane sono un modo per somministrare l’acqua sfruttando gli effetti benefici delle erbe. Per esempio l’azione rilassante della camomilla o, in caso di coliche, quella sgonfiante del finocchio.
Fa fatta sempre grande attenzione a cosa c’è nelle tisane confezionate. Spesso sono troppo ricche di zuccheri. Meglio rivolgersi ad un centro di erboristeria che vi garantisca una preparazione con erbe salutari e senza zucchero.

Il , se non è deteinato, non è indicato nel primo anno di vita.

Le spremute di agrumi non sono indicate prima dei 9 mesi di vita. Dopo possono essere utilizzate senza zucchero fino all’anno. Poi con poco zucchero.

Veniamo ora alle note dolenti. Le bevande zuccherate preparate industrialmente. Hanno sempre un contenuto eccessivo di zuccheri. Vanno evitate assolutamente. Aranciate, cole e altre bibite gassate non sono da utilizzare.

Facciamo alcuni esempi. Una cola in una lattina apporta l’equivalente di 9 cucchiaini di zucchero + caffeina. Un brick di estathè da 200 ml apporta 22 grammi di zucchero, pari a circa 9 bustine.
Questi zuccheri e calorie extra oltre ad essere assolutamente inutili sono assai dannose.

Nel corso del tempo spiano la strade a numerose patologie:

Quindi se le conosci, le eviti.

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