Incidenti domestici i più frequenti nei bambini e la loro prevenzione

Incidenti domestici: i più frequenti nei bambini e la loro prevenzione

Gli incidenti domestici sono più frequenti di quel che si possa pensare. Colpiscono soprattutto i bambini quando meno ce lo aspettiamo.

In realtà la maggior parte degli incidenti domestici sono prevedibili e prevenibili.

E’ un compito non semplice in cui i genitori si devono impegnare. cercando sempre di coinvolgere tutte le figure che ruotano attorno ai bambini. Cioè nonni, babysitter e fratelli più grandi.

Dobbiamo sempre ricordarci che i bambini , anche piccoli, non sono dei giocattoli inanimati. Sono capaci capace di azioni che solo il giorno prima non era in grado di fare e che noi mai pensavamo potesse fare il giorno dopo.

Quanti sono e quali sono gli incidenti domestici

Dall’indagine multiscopo del 1999 condotta dall’ISTAT sugli “Aspetti della vita quotidiana” sappiamo che in Italia ogni anno si verificano circa 3 milioni e mezzo di incidenti domestici. Coinvolgono 3 milioni 48 mila persone, di cui circa 68.000 sono bambini.

Circa 600.000 bambini tra 1 e 5 anni di vita si recano ogni anno in ospedale a causa di incidenti avvenuti in casa. Gli incidenti domestici rappresentano una delle principali cause di morte nei bambini nella stessa fascia di età.

Da uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità nei Pronto Soccorsi di alcune Regioni d’Italia si ricavano alcune interessanti informazioni.

È riconosciuto un rischio aumentato in alcune ore del giorno come in alcuni giorni della settimana (prefestivi e festivi). In particolari situazioni familiari come durante un trasloco, un lutto, la nascita di un fratello.

Traumi ed assunzione accidentale di sostanze nocive sono prevalenti nell’età inferiore a 4 anni. Quando il bambino comincia a muoversi in modo autonomo ed impara a conoscere gli oggetti che lo circondano “assaggiandoli”, cioè mettendoli in bocca.

Il luogo, all’interno dell’abitazione, dove avvengono la maggior parte dei traumi e degli avvelenamenti è la cucina. Seguita dal salone, dalla camera da letto e dal giardino.

La causa più frequente è il trauma da caduta e da schiacciamento, seguito da ferite e da lesioni provocate da animali.

Prevenire è meglio che curare

È ovvio che i genitori stiano attenti ai rischi che i loro bambini corrono tra le pareti di casa.

E’ altrettanto ovvio che non possono chiuderli a chiave in una piccola stanza vuota. Come non possono proporre una modalità di accrescimento blindata e iperprotettiva.

I bambini hanno bisogno di esplorare per capire il mondo che li circonda.

Un genitore che interviene con eccessiva sollecitudine nel tentativo di risparmiare al figlio ogni minimo ostacolo, gli impedisce di fatto di sperimentare la propria capacità di affrontare da solo le difficoltà.

Mettere al sicuro i bambini non significa impedire loro di “fare” per paura che accada qualcosa. Bensì creare le condizioni perché possano agire senza rischi, o riducendo al minimo i fattori di rischio.

Quindi il primo passo da compiere è quello di guardare la propria casa con nuovi occhi, quelli di un lattante prima e di un bambino poi. Di intervenire nell’ambiente domestico con tutte le trasformazioni necessarie ad accogliere vostro figlio. In modo da creare quelle condizioni indispensabili di sicurezza che impediscano alle sue “esplorazioni” di portarlo in ospedale.

È importante far sì che l’ambiente sia pronto a ricevere il bambino. Che via via si adatti e si trasformi secondo criteri di sicurezza adeguati ai cambiamenti del bambino. Inoltre, è essenziale adottare comportamenti corretti atti a tutelare l’incolumità del piccolo.

È compito dei genitori seguire le tappe evolutive per far vivere il proprio figlio in una casa sempre sicura, una casa a misura di bambino.

Di seguito, divise per fasce di età, vi diamo alcune indicazioni per prevenire possibili incidenti nella gestione quotidiana del bambino. Per riuscire a ovviare alle piccole disattenzioni che possono capitare.

In alcuni casi, le segnalazioni date per la fascia di età precedente rimangono valide anche per quella successiva.

Possono sembrare consigli elementari o stupidi ma poi sono quelli che vedi disattesi quando il bambino arriva in pronto soccorso, purtroppo.

Dalla nascita a 6 mesi

A questa età il bambino è prima sdraiato nella sua culla, poi verso i quattro mesi si prepara a stare seduto e a mettersi in rapporto col mondo circostante. Bocca e mani sono il suo strumento di conoscenza del mondo.

I rischi principali sono di:


  • caduta
  • asfissia/annegamento
  • ustione

Come far dormire il bambino

A pancia in su. Mai a pancia sotto o nel letto con i genitori.

Nel lettino, con sponde alte almeno 75 cm. Munite di fermo di sicurezza se scorrevoli, con distanza tra le sbarre inferiore a 8 cm. Oppure, solo nei primi mesi, in una culla sufficientemente ampia, con sponde alte e imbottite.

Il materassino deve essere incastrato fortemente sul fondo.

Fare attenzione quando è sul fasciatoio

Non lasciamolo mai solo neppure per un attimo. Neppure se dobbiamo salutare papà che esce o per cambiare canale alla televisione.

Teniamo a portata di mano tutto quanto serve prima di iniziare qualsiasi operazione complessa. Per esempio il cambio del pannolino.

Non rispondiamo ai campanelli (di casa, del telefono, del cellulare ecc.) fino ad impresa ultimata.

Prendiamolo in braccio con noi se ci dovete allontanare.

Le stesse precauzioni sono da ritenere valide nel caso che il bambino sia su un piano alto o sul letto senza ringhiere.

Dove mettere la sdraietta

Posizioniamola preferibilmente per terra per evitare cadute. Non su tavoli o sedie.

Prodotti per l’igiene

Mettiamo i prodotti per l’igiene lontano dalla sua portata, Il borotalco o altre polveri, se inalate, possono essere pericolose.

Controllare la temperatura del bagnetto

Per evitare ustioni controlliamo sempre la temperatura del bagnetto, quella giusta è 37°C.

Usiamo un termometro da bagno o, almeno, la “prova gomito”, prima che l’acqua tocchi il bambino. Abbassiamo il termostato dell’acqua a 50°C.

Non facciamo scendere acqua calda mentre è immerso.

Ricordiamoci che non bisogna mai lasciare i bambini da soli accanto a vasche da bagno piene di acqua, anche se tiepida. Oltre alle ustioni esiste il pericolo dell’annegamento!

Fare attenzione al latte nel biberon

Deve avere una temperatura sui 38-40 gradi. Se lo scaldiamo con il forno a microonde, ricordiamo di agitarlo e di controllarne la temperatura prima di offrirlo al bambino.

Animali domestici in casa

Non lasciamo mai da solo il bambino in loro presenza.

Da 6 a 12 mesi

In questa fase il bambino comincia a muoversi in modo autonomo in casa. A sei mesi raggiunge gli oggetti a portata di mano ed è capace di mettere in bocca tutto quello che trova.

A 9 mesi si alza aggrappandosi. Si mette seduto. Prende piccoli oggetti. Lascia cadere o scaglia volontariamente giocattoli e altre cose che riesce a raggiungere. Tocca tutto.

Esplora con la bocca tutto quello che gli passa a tiro. Batte le mani. Imita i suoni. A gattoni il bambino può raggiungere qualsiasi trappola simpatica. Attenti a caminetti, scale, fornelli, manici di pentole sporgenti dai ripiani o dai fornelli della cucina.

I rischi principali sono di:


  • caduta
  • asfissia/annegamento
  • ustione

Caduta

Usiamo un fasciatoio, una bilancia e un lettino con bordi alti. Il bambino va bloccato al seggiolone con gli appositi sistemi di chiusura. Usiamoli sempre e controlliamo che il marchingegno sia a norma e che siano presenti tutti i timbri regolamentari.

Tenere in casa solo giocattoli sicuri

Incomincia a diventare molto importante tenere in casa giocattoli sicuri.

Non devono avere parti appuntite. Non devono essere di piccole dimensioni o scomponibili. Oppure con superfici smaltate.

Facciamo attenzione  alla dicitura: “non adatto per bambini di età inferiore ai 36 mesi”.

Gli oggetti con diametro inferiore a 4 cm sono facilmente ingeribili. Specie dai bambini di età inferiore a 4 anni (bottoni, spille, biglie, giochi smontabili, parti facilmente staccabili, monete).

Molti oggetti vengono inalati entrando nei polmoni e provocando soffocamento.

Meglio che non siano taglienti (forbici, coltelli, lamette, vetri, porcellane).

I bambini, soprattutto quando dormono, non devono indossare catenelle, braccialetti, ciondoli. Non acquistate palloncini gonfiabili in lattice. A seguito della loro improvvisa rottura, i pezzetti che si formano sono facilmente inalabili, se la rottura avviene in prossimità della bocca del bambino.

Molto pericolose poi sono anche le pile al litio, che possono essere ingerite con facilità dai bambini. Il liquido contenuto al loro interno può provocare gravi lesioni agli organi interni.

Alimenti

Dobbiamo evitare evitare che il piccolo venga in contatto con arachidi, caramelle gommose, acini d’uva, semini i quali potrebbero ostruirne le vie respiratorie.

L’impianto elettrico

Dotiamo l’impianto centrale dei dispositivi di sicurezza.

Copriamo le prese non utilizzate con idonei copri-presa di sicurezza, cioè non rimovibili dai piccoli.

Usiamo apposite canaline per i fili volanti. Collochiamo le lampade a stelo e da tavolo in luoghi inaccessibili.

In cucina

Rivolgiamo verso l’interno i manici delle pentole che si trovano sui fornelli.

Utilizziamo di preferenza i fuochi posteriori, specie per  la cottura di liquidi e fritti.

Usiamo il forno, la stufa o il camino, solo se siamo sicuri di poter garantire un’adeguata e continua vigilanza.

Gli oggetti che scottano (ferri da stiro, tostapane, forno) non devono essere alla portata dei piccoli.

Evitiamo di tenere bevande calde e bollenti sulla tavola vicino a dove è seduto il piccolo.

Riponiamo i coltelli, le forbici e tutti gli oggetti taglienti, non appena abbiamo smesso di utilizzarli, in luoghi inaccessibili.

Blocchiamo i mobili bassi con idonei bloccaporte o serrature per evitare contusioni, usiamo i paraspigoli. Spesso il bambino trova irresistibile giocare con le tovaglie e trascinarsele addosso.

Quindi stiamo attenti alle pentole e scodelle che si trovano sopra. Soprattutto se contengono alimenti bollenti. Stiamo attenti ai ferri da stiro dimenticati, ai bicchieri di vetro, ai coltelli appuntiti.

Prodotti velenosi e/o pericolosi

Mettiamo i prodotti per la pulizia della casa, i detersivi per la lavatrice e la lavastoviglie dove le mani del bambino non possono arrivare.

Non scambiamo mai i contenitori, travasando le sostanze in bottiglie non appropriate. Per esempio di acqua minerale o di altre bevande.

Sigarette e, specialmente mozziconi, devono essere irraggiungibili. Lucidi per le scarpe e polveri anti tarme non devono essere né a portata di mano, né di bocca.

Non lasciamo mai in giro i farmaci e conserviamoli in posti inarrivabili.

Le piante

Accertatevi che quelle in casa o sul balcone non siano velenose.

Le scale

Installiamo cancelletti alle scale in cima ed in fondo. Del girello non ne parliamo, perché non va usato.

Utilizziamo il box se dovete allontanarvi e vogliamo lasciare il piccolo in un luogo sicuro sempre per il minor tempo possibile.

Sul balcone

Controlliamo che sui balconi non ci sia nulla che il piccolo possa gettare di sotto.

In acqua

Sorvegliamo costantemente e da vicino il bimbo mentre è nel bagnetto anche se l’acqua è bassa.

Vetri e specchi

Copriamo con le apposite pellicole protettive tutti quelli che si trovano all’altezza del bambino.

Le tende possono rappresentare un pericolo. Perché il bambino per alzarsi può tirarle a sé. Accertiamoci che siano robuste, fissate a travi in grado di reggere 100 kg a strappo.

I giocattoli dei fratelli più grandi

Non lasciamoli in luoghi raggiungibili dai più piccoli, specialmente se non presentano i requisiti di sicurezza.

Raccomandiamo le stesse attenzioni a chi si occupa del bambino in vostra assenza, come nonni o baby sitter.

Cerchiamo di far capire anche ai fratelli più grandi la pericolosità e i rischi che cerchiamo di evitare per i loro fratellini più piccoli.

Da 1 a 3 anni

I bambini, a quest’età, sono vivaci, curiosi, talvolta spericolati e incuranti del pericolo. Da un lato è quindi importante iniziare a far prendere loro coscienza del fatto che esistono dei rischi e di quali sono. Dall’altro è comunque indispensabile una sorveglianza attenta e continua.

A 12 mesi il bambino sa  offrire un giocattolo. Collabora nel vestirsi. Cammina se tenuto per mano. Comincia a dire “no”. Smonta le scatolette. Usa le mani anche assieme. Sfoglia il suo libro.

A 18 mesi sta seduto su una sedia. Utilizza una matita. Indica figure interessanti del suo libro. Costruisce torri con due-tre cubi. Abbraccia la bambola preferita. Obbedisce a semplici comandi. Si occupa di tutti i rami del sapere e della conoscenza.

A 2 anni sa fare una torre di 6-7 cubi. Nomina 2-3 figure. Calcia la palla. Sale e scende le scale. Utilizza il cucchiaio. Imita le persone. Capisce le spiegazioni.

A 3 anni apre i cassetti. Svita e apre recipienti. Infila perline. Fa domande. Va in triciclo. Gira le pagine del suo libro e nomina le figure. Conosce il proprio nome.

Il piccolo è curioso come una scimmia, rapido come una lepre, silenzioso come un gatto, furbo come un furetto.

I rischi principali sono di:


  • caduta
  • asfissia/annegamento
  • intossicazione/avvelenamento
  • ustione

Gli elettrodomestici

Non permettiamo al bambino di utilizzarli da solo, come per esempio il phon.

Sul balcone

Controlliamo che sui balconi non ci siano punti d’appoggio su cui può arrampicarsi e sporgersi. Accertatevi che le ringhiere dei balconi e dei davanzali delle finestre siano sufficientemente alte.

Non sistemate vasi, sedie o mobili sotto i davanzali su cui i bambini potrebbero salire.

I sacchetti di plastica

Non lasciamo a portata di mano i sacchetti di plastica, il bambino potrebbe infilarli sulla testa, rischiando il soffocamento.

Le finestre

Chiudete con fermi o serrature sicure le finestre in modo che il bambino non possa aprirle.

Vicino a finestre, balconi e terrazze non lasciate sedie, vasi, giocattoli o qualsiasi attrezzo che possa essere utilizzato per fare l’arrampicata e il susseguente tentativo di planata.

Alimenti

Facciamo attenzione agli alimenti non idonei come arachidi, chicchi di uva, pomodorini, caramelline dure o gommose, carote crude, pezzettini e semi di mela, prosciutto crudo, wurstel.

Anche questi possono finire in trachea e causare soffocamento.

Arredamento

Montiamo i cancelletti per le scale, usiamo i paraspigoli, fissiamo le librerie al muro, chiudiamo a chiave i cassetti.

Aperti possono rappresentare ottime scalette per arrampicarsi.

Riponiamo la chincaglieria ornamentale e i soprammobili fuori dalla portata del bambino.

I tappeti devono essere antiscivolo. Se non lo sono, vi consigliamo le reti in gomma da mettere sotto i tappeti. Costano poco.

Dopo i 3 anni

A questa età i bambini sono di norma più in grado di ascoltare i propri genitori. Possono capire le spiegazioni che gli forniamo sui comportamenti pericolosi e sugli eventuali rischi. Concediamogli più autonomia. Ma controlliamoli discretamente nei loro giochi e adottiamo idonei comportamenti di prevenzione.

I rischi principali sono di:


  • caduta
  • asfissia/annegamento
  • intossicazione/avvelenamento
  • ustione

Pericoli in casa

Tutti i precedenti e anche altre difficili da prevedere.

Anche Il giardino e il garage o la piscina per lui sono altrettanti parchi giochi, se l’adulto non è serenamente presente e attento.

Non lasciamo mai alla portata del bambino fiammiferi e accendini.

Proibiamo a nostro figlio di giocare con l’alcool e con altri liquidi infiammabili e, per ogni evenienza, non permettetegli di maneggiarli.

Mettiamo in luoghi inaccessibili, chiusi a chiave, eventuali armi da fuoco, oppure oggetti particolarmente taglienti.

Il centro antiveleni

Teniamo sempre a portata di mano il numero di telefono del Pediatra di fiducia e del Centro Antiveleni di riferimento della vostra città o zona.

Consultateli sempre anche se avete anche solo il dubbio che il vostro bambino abbia ingerito una sostanza potenzialmente tossica. Cercate di capire quando e quanta sostanza ha ingerito.

Se conducete il vostro bambino al Pronto Soccorso portate con voi la confezione del medicinale o della sostanza che ha ingerito.

Cosa abbiamo imparato

Abbiamo visto una lunga serie di consigli per prevenire incidenti domestici per i nostri bambini.

Rileggete bene tutto ciò che fin qui è scritto,ma tenete presente che mancherà sempre qualcosa!

Quel qualcosa che deriva dalla vostra conoscenza della casa in cui abitate, dei vostri bambini e dei comportamenti che adottate.

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