Gelosia da fratellino e qualche consiglio

Gelosia da fratellino e qualche consiglio

Partiamo con una semplice storiella di quotidiana gelosia.

È un bel giorno di primavera. Il tepore della giornata invita a uscire e Giulia decide di recarsi al parco con i figli.

Sa che Elisa ama particolarmente andare sullo scivolo con gli altri bambini e far vedere loro come scende veloce.

Arrivati al parco, infatti, Elisa corre subito allo scivolo, mentre Giulia si siede sulla panchina con Mattias (ultimo arrivato) che dorme nella carrozzina.

“Ciao Giulia! Come stai? Ho saputo del tuo secondo figlio, fammelo vedere, dai!”  le dice Sonia, una sua ex collega che non vede da tempo.

“Ora dorme”  risponde Giulia quasi scusandosi. Discosta le tendine che proteggono il bambino e Mattias si sveglia.

Allora lo prende delicatamente in braccio. Veloce come un fulmine arriva Elisa, che si frappone tra la mamma e l’amica.

“Oh, ciao Elisa, allora adesso hai un fratellino bellissimo! Sei contenta?”  dice Sonia mentre prende tra le sue braccia il piccolo.

Elisa, per tutta risposta, si siede sulle gambe della madre, occupando il posto del fratello.

“Ma come?”  interviene Sonia “Tu sei grande adesso e devi fare la mammina per tuo fratello, dare una mano alla tua mamma…” .

“Nooooo”  urla Elisa “sono ancora piccola e volevo una sorellina non lui, che puzza di cacca, succhia la mamma a tutte le ore e piange continuamente”.

“Elisa, amore della mamma, anche tu quando eri piccola piangevi e succhiavi il latte.”

“Si, ma lui di più, di più tanto! E poi io non facevo la cacca che puzza come lui, la nonna mi ha detto che ero sempre profumata e sapevo di rosa!”

Le due donne si scambiano uno sguardo e Sonia interviene di nuovo: “Dai Elisa, su vai a giocare adesso che io parlo un pò con la mamma”.

“Vado sullo scivolo e ti faccio vedere come scendo? Però tu metti giù mio fratello, perché non è mica tuo!”

Arriva il fratellino, arriva la gelosia

La gelosia è un sentimento comune e non necessariamente negativo.

Certo, produce una forte tensione nel bambino quando la prova, ad esempio alla nascita di un fratellino. Può essere una lacerante sensazione di minaccia, uno sconvolgimento che genera stress, angoscia e aggressività.

A volte l’arrivo di un fratello o di una sorella può essere anche un trauma.

Anche se può apparire il contrario perché il figlio tende a nascondere i suoi sentimenti negativi per paura di ritorsioni da parte dei genitori, ogni bambino prova naturalmente questo sentimento forte e perturbante.

La gelosia può rimanere nascosta per diverso tempo e poi esplodere all’improvviso sia a livello verbale che non verbale.

In altre occasioni può essere camuffata con un atteggiamento di grande attenzione e interesse. Ma è difficile che un bimbo non provi questo sentimento.

Perché ogni bambino, soprattutto quando è figlio unico, è al centro delle attenzioni dei suoi genitori.

Poi d’un tratto ha la sensazione, peraltro fondata, che mamma e papà non amino più solo lui. Difficilmente è in grado di comprendere che il fratellino non gli porta via nulla, quando vede che questi mobilita tutti.

Prima era lui al centro e ora c’è l’altro. Provare gelosia vuol dire avere la sensazione di aver perso i privilegi. Vuol dire sentirsi secondi quando si è stati a lungo i primi.

A questo punto l’aggressività nei confronti dell’ambiente può essere la naturale reazione. Oppure il bambino può “decidere”  che è più vantaggioso tornare ad essere anche lui un bebè.

Bagnare il letto o balbettare, fare capricci o voler andare a dormire nel lettone dei genitori sono possibili manifestazioni di questo disagio.

Cosa dobbiamo sapere

Ricordate che la gelosia è un sentimento legittimo e inevitabile quando a un bambino nasce un fratellino.

La gelosia, all’arrivo di un fratellino, fa sì che il piccolo si senta minacciato. E questa minaccia è lacerante, perché un bambino di 3-4 anni non sa come gestire tale angoscia.

È vostro compito aiutarlo ad affrontare questo sentimento, fornendo rassicurazioni e affetto, non solo a parole.

Con l’arrivo di un nuovo figlio dovete moltiplicare l’affetto, la cura e l’attenzione sia per lui che per il vostro bambino più grande.

Perché entrambi, neonato e primogenito, ne hanno bisogno.

Ogni figlio ha bisogno di sentirsi amato per come è, un deterrente per la gelosia è quindi dire al più grande che era proprio lui nella nostra mente il figlio che volevamo, con quei caratteri fisici che ha, con quella voce o quelle sue espressioni, con quel modo di ridere e di esprimersi.

Di solito i piccoli sono molti attratti dai fratelli più grandi e questo essere significativi e importanti è molto gratificante per i primi.

Cosa fare con il più grande

Prima della nascita, ma non troppo presto, preparate il vostro bambino all’arrivo di un fratellino parlandogli amorevolmente.

Coinvolgetelo nella scelta del nome del fratellino.

Non minimizzate i suoi sentimenti di gelosia: è un suo diritto esprimerli.

Non ditegli: “Non devi essere geloso”, non capirebbe.

Nemmeno: “Ora sei grande, devi pensare a lui e proteggerlo”, perché non è compito suo.

Una delle regole fondamentali è di non cercare di imporre a vostro figlio più grande di voler bene al fratellino. L’affetto non s’impone ma si coltiva giorno dopo giorno.

La gelosia può produrre comportamenti vistosi di regressione: fate in modo che il papà gli dia un’attenzione speciale.

Incoraggiatelo a tenere in braccio il fratellino e favorite progressivamente il contatto fisico.

Mantenete tutti i rituali e le abitudini che avevate con il primogenito prima che nascesse il fratellino.

Sottolineate gli aspetti positivi che il secondo figlio può aver preso dal primo, ad esempio il sorriso, la gioia, ecc.

Contrastate la gelosia e favorite la cooperazione tra fratelli, evidenziando le capacità del primo a favore del secondo.

Cosa abbiamo imparato

In realtà cose molto semplici. La gelosia nei bambini soprattutto quando arriva un fratellino o una sorellina è normale.

Va vissuta e capita. Si può cercare di attenuarla.

Di coinvolgere entrambe i bambini. Di dare la giusta attenzione ad entrambi.

La gelosia continuerà e va gestita sempre con attenzione e grande buon senso.

Soprattutto ricordate che non esiste un’arma infallibile valida per tutti.

Che la strategia adottata dalla vostra amica potrebbe non fare al caso vostro e viceversa.

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