Impetigine come riconoscerla e curarla

Impetigine: come riconoscerla e curarla

La più comune infezione batterica che interessa la pelle si chiama impetigine.

Il nome deriva dal latino impetere, cioè: assalire.

Colpisce soprattutto bambini prima dei 10 anni. Anche se può infettare persone in ogni età

E’ un’infezione degli strati superficiali della pelle.

Questa malattia è più frequente in estate oppure nei climi caldi ed umidi. Infatti con il caldo la proliferazione batterica sulla pelle è molto favorita.

Cause di impetigine

A causare questa infezione sono due batteri:


Questi batteri sono presenti normalmente sulla nostra pelle, pronti ad approfittare di un indebolimento delle barriere protettive per moltiplicarsi velocemente. Per esempio una zona intaccata da punture di insetti, da tagli, graffi, o altre infezioni cutanee.

La impetigine può essere non bollosa o bollosa.

La forma non bollosa, che rappresenta circa l’80% dei casi. E’ causata soprattutto dallo Staphylococcus Aureus. Lo Streptococcus Pyogenes è responsabile unico in circa il 10% dei casi. I due germi possono essere presenti contemporaneamente.

La impetigine bollosa è sostenuta unicamente dallo Staphylococcus Aureus che produce una tossina esfoliativa.

Come si trasmette

La impetigine è molto contagiosa. Il contagio avviene da una persona infetta attraverso contatto diretto o indiretto.

Nel contagio diretto vi è contatto tra la persona infetta e quella non infetta. Per esempio toccando le lesioni della impetigine. Cosa che può avvenire facilmente tra i bambini.

Il contagio può anche essere indiretto. Cioè attraverso oggetti o superfici contaminati dalle persone infette. L’esempio tipico è l’asciugamani.

Il periodo di incubazione è mediamente di 7-10 giorni. Il soggetto infetto è contagioso per almeno 24 ore dall’inizio di una terapia corretta.

Nella persona infetta la malattia si può diffondere rapidamente attraverso autoinoculazione.

Cioè per il trasporto di materiale infetto da un punto all’altro del corpo. Che spesso avviene con le mani e il grattamento e lo sfregamento continuo dovuto al prurito causato dall’infezione. Il bambino si gratta la lesione e poi si tocca altri punti del corpo infettandoli.

In genere, se tratta subito, l’evoluzione è benigna e lascia delle macchie reversibili.

Condizioni che favoriscono la diffusione della impetigine sono:


  • macerazione della cute per l’umidità
  • tutte le condizioni che compromettono l’integrità della cute, come piccoli traumi, punture di insetto, grattamento indotto da prurito, come nel caso della dermatite atopica

E’ importante che, una volta riconosciuta la malattia, il bambino non torni a scuola e non venga a contatto con altri bambini fino ad un giorno dopo l’inizio della terapia.

Meglio evitare di giocare sulla sabbia durante una impetigine.

Impetigine:  sintomi e come riconoscerla

Le zone che vengono colpite per prime sono in genere i contorni delle narici, della bocca o degli occhi, talvolta i genitali. Oppure le zone scoperte come mani, braccia, gambe (pantaloncini corti) e piedi.

Successivamente si assiste alla diffusione delle lesioni poiché una manipolazione impropria delle lesioni da parte del bambino può favorire il trasporto dei germi in altre zone del corpo.

Le prime manifestazioni sono rappresentate da piccole placche rossastre su cui compaiono vescicole. Cioè bollicine piene di liquido chiaro, che successivamente si riempiono di pus. Assumendo quindi un colore giallo vivo.

Presto le vesciche, molto fragili, si rompono.  Lasciano il posto a una crosta che alla fine assume un tipico color miele.

Sintomo caratteristico è spesso il prurito.

Vi può essere ingrossamento dei linfonodi nelle vicinanze della lesione.

Nell’impetigine bollosa le vesciche sono più estese e può comparire malessere generale e febbre.

Prevenzione

Per prevenire la impetigine è importante detergere quotidianamente la pelle.

Nei bambini è importante stare attenti anche alle punture d’insetto. Evitare che si grattino e impedire così l’impianto dei batteri e la diffusione dell’infezione.

Inoltre, è importante ridurre l’esposizione al sole. Nel caso di una infezione batterica, infatti, la pelle già infiammata è un accesso comodo all’interno del nostro organismo.

Meglio utilizzare un asciugamano sempre pulito per asciugarsi e non condividerlo con gli altri.

Lavare l’intimo e i vestiti in acqua calda. Usare prodotti antibatterici per lavare le superfici in casa. Tagliare spesso le unghie.

Terapia

La terapia si basa sull’uso di antibiotici per uccidere i batteri che causano impetigine.

Si devono utilizzare creme con l’antibiotico per le forme ad estensione limitata.

Gli antibiotici per uso topico sui quali esiste maggiore esperienza e consenso sono: acido fusidico, mupirocina e retapamulina.

Se l’infezione è molto estesa si consiglia di utilizzare anche un antibiotico assunto per bocca. Questo per per ridurre rapidamente il rischio di trasmissione.
L’antibiotico di prima scelta è l’amoxicillina più acido clavulanico.

Non ci sono prove che mostrano un’utilità, nella terapia, di antisettici quali clorexidina, iodio povidone ed altri. sia come misura unica o complementare nel trattamento della impetigine.

Complicanze

Se non riconosciuta e trattata, l’impetigine può trasformarsi in forme più gravi e dare luogo a complicanze.

Come prima complicanza vi è la rapida estensione sulla superficie della pelle del nostro corpo.

In alcuni casi può formare ascessi.

Quando la causa dell’impetigine è lo streptococco beta emolitico di gruppo A, vi è il rischio di sviluppare nelle settimane successive una malattia del rene. Si chiama glomerulonefrite.

Mentre la malattia reumatica non è una sequela di impetigine.

Cosa abbiamo imparato

La impetigine è un’infezione della pelle molto frequente soprattutto tra i bambini.

Si trasmette per contagio diretta o indiretto tra persone.

Di solito è facilmente riconoscibile, anche per il prurito. La diagnosi è sempre meglio affidarla al nostro pediatra o medico di fiducia.

E’ tipica dei mesi estivi. La terapia è antibiotica, a livello cutaneo o per bocca.

Se non viene riconosciuta e trattata nel modo giusto si può espandere velocemente. In alcuni casi può dare complicanze soprattutto al rene.

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