Vaccini le leggende metropolitane

Vaccini: le leggende metropolitane

I vaccini insieme agli antibiotici rappresentano la più importante scoperta medica mai effettuata dal genere umano. Sono in grado di proteggerci dalla poliomielite e dalle complicanze di molte altre malattie infettiveProteggono non solo il singolo individuo ma anche tutta la collettività. Bloccano cioè la circolazione dei microrganismi nella comunità a patto che la copertura dei vaccini raggiunga il 95% dei bambini  vaccinati.

l’Italia è un Paese poco virtuoso in tema di vaccinazioni. La legislazione italiana prevede al momento 10 vaccinazioni obbligatorie e 4 facoltative

Secondo l’OMS i vaccini sono in grado oggi di salvare 2,5 milioni di vite l’anno nel mondo. Eppure il valore della prevenzione vaccinale non è adeguatamente compreso. Rischia di essere seriamente in pericolo a causa della disinformazione, di falsi miti e leggende metropolitane. Che, seppur privi di base scientifica, riescono ad attecchire sull’opinione pubblica.

La leggenda metropolitana

Una leggenda metropolitana, detta anche leggenda urbana o più propriamente leggenda contemporanea, è una storia insolita e inverosimile. Di solito trasmessa per via verbale a un certo punto della sua diffusione, riceve larga eco dai media. Tramite i quali ottiene la patente di credibilità.

In particolare Internet è il luogo ideale per la diffusione di notizie false. In quanto molto spesso non sono citate le fonti. Non si sa chi siano gli autori e i messaggi viaggiano velocissimi con una amplificazione mediatica. Per sradicare alcune credenze, “demistificarle”, non è però sufficiente fornire più fatti e più informazioni. Pensando che in questo modo le persone prendano atto della verità e quindi riscoprano un legame di fiducia con la scienza. In realtà, tutto ciò può produrre l’effetto opposto, che consiste nel rafforzare il mito.

Per far vacillare una credenza, non è sufficiente bombardarla di fatti. Il pensiero molto spesso è selettivo e tende a cercare e a conservare ciò che conferma le proprie opinioni, ignorando o sottovalutando ciò che le contraddice. È quello che accade anche per i vaccini.

Di seguito tratteremo alcune delle false credenze più diffuse. Che non hanno alcun presupposto razionale e per le quali è anche difficile rispondere con una letteratura scientifica se non con il buon senso.

Leggende metropolitane sui vaccini

“E’ meglio prendere la malattia naturale piuttosto che vaccinarsi” Falso

La vaccinazione è nata per garantire alla popolazione protezione verso alcune malattie infettive (immunità). La differenza tra la vaccinazione e l’infezione naturale sta nel rischio che si paga per ottenere questa immunità. Il prezzo pagato per la vaccinazione è l’inconveniente di diverse iniezioni e il rischio, più frequente, di un braccio dolorante e arrossato, malessere, febbricola. Il prezzo pagato per una singola infezione naturale è notevolmente superiore. Si corre il rischio di paralisi per infezione da poliomielite. Le varie forme di meningite da meningococco B e C o da Haemophilus influenzae di tipo B possono lasciare danni neurologici permanenti. La cirrosi epatica p una conseguenza del virus dell’epatite B. La parotite può portare alla sordità.Il rischio che si corre contraendo l’infezione naturale è molto più alto del rischio legato ai vaccini.

“Le malattie sono inventate da BIG PHARMA per vendere i vaccini” Assurdo

Le malattie infettive sono vecchie come il mondo. Leggendo un qualsiasi testo di storia della medicina risulta evidente che le malattie infettive esistono da quando è esistito l’uomo. Basti pensare alla lebbra riscontrata nelle mummie egizie. Alla tubercolosi ossea evidenziata in reperti archeologici. Alle epidemie riscontrabili nei sacri testi antichi. Le malattie infettive in passato e purtroppo anche oggi in alcune parti del mondo sono la prima causa di morte e di sofferenza per l’umanità. E questo secoli prima che venissero inventati e prodotti vaccini.

“Sono migliaia le malattie indotte dai vaccini” Falso

La maggior parte dei vaccini è costituito da particelle uccise o inattivate. Quindi non si capisce come potrebbero indurre malattie infettive. Per i vaccini vivi attenuati nella stragrande maggioranza dei casi non è possibile il contagio da soggetto e soggetto. Comunque non è mai stata segnalata in maniera scientifica una epidemia infettiva da vaccini. 

“I vaccini causano gravissimi effetti collaterali” Falso

Gli effetti collaterali dei vaccini possono essere locali. Cioè arrossamento, gonfiore e dolore nella sede dell’inoculazzione dei vaccini. Oppure sistemici. Febbre per uno, due giorni.

Un discorso a parte deve essere fatto per i vaccini antipoliomielite.

Per prevenire la poliomielite esistono due tipi di vaccini:


  1. vaccino con somminstrazione orale detto anche Sabin (vaccino OPV, cioè vaccino antipolio orale vivo attenuato)
  2. vaccino Salk (vaccino IPV, cioè vaccino antipolio inattivato o ucciso) che si somministra per via iniettiva

Il tipo Sabin, utilizzato nella maggioranza dei Paesi del mondo, ha il vantaggio di essere eliminato con le feci dalle persone vaccinate. Disperdendosi così nell’ambiente, con un effetto di “barriera” di popolazione per la circolazione del virus. Tuttavia i vaccini Sabin presentano come effetto indesiderato molto raro (1 caso ogni 2.400.000 dosi) una paralisi simile a quella osservata dopo aver contratto la malattia naturale.

Il vaccino di tipo Salk invece non causa mai paralisi flaccida, ma non è in grado di disperdersi nell’ambiente. Nell’Agosto 2002, dopo che l’Europa è stata dichiarata libera dalla polio (Polio free certification), il calendario vaccinale italiano è stato modificato. Si è passati all’esclusivo uso di vaccino Salk che utilizza un virus uccisoIn Italia dal 2002, l’unica forma di vaccino somministrato è quello inattivato che non può produrre nessuna forma di malattia.

Vi è poi la relazione tra vaccino trivalente morbillo-parotite-rosolia e autismo. E’ una bufala, tornata recentemente alla ribalta, ma più volte definitivamente smentita in passato. Il sospetto, è nato in seguito a uno studio del gastroenterologo britannico, Andrew Wakefield poi rivelatosi una gigantesca truffa. A smentire questa teoria vi sono non solo molti studi – e non di case farmaceutiche, ma di enti pubblici di ricerca – ma anche l’esperienza clinica quotidiana. Si diagnosticano disturbi dello spettro autistico a bambini che non sono stati sottoposti a vaccinazioni dai genitori, che proprio per timori di questo genere non li avevano vaccinati. L’aumento di diagnosi di autismo è emplicemente dovuto alla maggiore conoscenza e sensibilità verso questo complesso disturbo del comportamento.

“I vaccini interferiscono con (o indeboliscono) le difese immunitarie Naturali dell’organismo che li riceve” Falso

Il neonato sviluppa la capacità di rispondere ad antigeni estranei prima ancora della nascita. Non utilizza queste sue potenzialità poiché, finché rimane all’interno dell’utero materno, non ne ha bisogno. Alla nascita, il bambino si trova all’improvviso a contatto con una moltitudine di virus, batteri e funghi nei confronti dei quali il suo sistema immunitario deve iniziare a difendersi. Rispetto a tale enorme massa di microorganismi, gli antigeni contenuti nei vaccini costituiscono un minimo “carico” per il sistema immunitario del bimboBasti pensare, infatti, che qualunque infezione virale delle prime vie aeree, come un comune raffreddore, espone il sistema immunitario a 4-10 antigeni. Una tonsillite streptococcica a 25-50 antigeni.

Per questo, le vaccinazioni sono “una goccia nell’oceano” di quanto il sistema immunitario di un lattante incontra nella vita di ogni giorno. Vi sono, inoltre, numerosi studi che mostrano come i vaccini non indeboliscono il sistema immunitario. Visto che nei bambini vaccinati la frequenza di infezioni (diverse da quelle per le quali ci si vaccina) è uguale o inferiore a quella osservata nei bambini non vaccinati. Questo ragionamento è ancor più vero per l’adulto e l’anziano, dotati di un sistema immunitario più maturo.

“E’ inutile vaccinarsi contro malattie che sono rare o scomparse nel nostro paese” Falso

É necessario proseguire le vaccinazioni per diverse ragioni. La maggior parte degli agenti infettivi (batteri e virus) che causano queste malattie esistono ancora e rimangono una minaccia per le persone non protette dai vaccini. La presenza di pochi casi potrebbe scatenare un’epidemia. Se la maggioranza della popolazione non è protetta.

Anche se l’efficacia dei vaccini è molto alta, nessun vaccino è efficace al 100%. Grazie alla protezione di popolazione garantita dai vaccini, la piccola percentuale di individui che pur essendo vaccinati non hanno risposto adeguatamente all’immunizzazione sarà comunque protetta. Perché avrà probabilità molto limitate di venire infettata.

Alcune persone non possono essere vaccinate per ragioni mediche. Quali: reazioni allergiche, gravidanza, patologia che rende la vaccinazione troppo rischiosa, ecc. È, pertanto, essenziale che coloro che le circondano siano immunizzati contro alcune malattie in modo da non trasmetterle. Infine, molte malattie prevenibili mediante vaccinazione sono ancora presenti in altre parti del mondo. I viaggiatori possono quindi diffondere questi germi da un Paese all’altro.

“Le prime vaccinazioni avvengono già a due mesi. E’ troppo presto” Falso

L’efficacia e la sicurezza dei vaccini somministrate già a quest’età è ampiamente documentataInoltre, alcune malattie infettive possono avere un quadro più grave e complicato nei bambini molto piccoli (es. malattie batteriche invasive, pertosse).

Alla nascita e per un breve periodo, un bambino è protetto dagli anticorpi di origine materna. Inclusi quelli che riceve attraverso il latte, se allattato al seno. Successivamente perde velocemente questa protezione materna e il suo sistema immunitario è continuamente esposto a molti agenti infettivi. La vaccinazione, attraverso una stimolazione mirata del sistema immunitario, lo mette in condizione di rispondere in maniera adeguata alle aggressioni da parte degli agenti verso cui è stato vaccinato.

Evitando, quindi, la malattia e le sue possibili conseguenze. La scelta del momento in cui somministrare i vaccini non è fatta a caso. E’ basata sulla valutazione di alcuni fattori, quali la probabile esposizione al rischio di infezione. La protezione garantita dagli anticorpi di origine materna. Il livello di maturazione del sistema immunitario, al fine di dare la protezione migliore e più precoce contro le malattie.

“E’ pericoloso somministrare più vaccini nella stessa seduta” Falso

La pratica della somministrazione di vaccini combinati (che contengono antigeni di più microrganismi) e quella della cosomministrazione di più vaccini nel corso della stessa seduta, sono state adottate da anni. Gli studi effettuati non hanno evidenziato né modifiche nella percentuale e nell’intensità delle sieroconversioni (ovvero della protezione acquisita grazie alla vaccinazione). Né un aumento delle reazioni avverse.

Somministrare più vaccini nella stessa seduta permette di evitare che vengano fissati appuntamenti frequenti e ravvicinati. Che potrebbero essere mancati e provocare ritardi nella vaccinazione. Ha, inoltre, il vantaggio di ridurre il numero di iniezioni. Quindi il disagio causato ai bambini. In più, tale pratica non aumenta il rischio di effetti collaterali. I dati disponibili indicano, infatti, l’assenza di effetti dannosi a carico del sistema immunitario dei bambiniSono stati svolti numerosi studi a riguardo i quali hanno mostrato come la somministrazione contemporanea di più vaccini non modifichi né l’efficacia né la sicurezza dei vaccini stessi.

“I vaccini ci iniettano microspie che ci controllano” Assurdo

Questa affermazione è un’assurdità sia tecnica che teorica. Per quanto infinitesimali, non risultano nel mercato microspie che possano essere iniettate tramite l’ago da siringa utilizzato nelle sedute vaccinali. Pensare poi che tutti i bambini vengano marcati e seguiti risulta molto poco plausibile (da chi poi? per che motivo?) . 

“I vaccini sono armi di distruzione di massa” Assurdo

Le malattie infettive, non i vaccini, sono potenziali armi di distruzioni di massa. Infatti nel caso del bioterrorismo si teme che vengano introdotti batteri e virus letali a scopo di guerra biologica. I vaccini al contrario sono prodotti e preparati proprio per contrastare questo potenziale rischio. Basta pensare come i vaccini hanno debellato o ridotto drasticamente alcune importanti malattie infettive. Quindi possono essere annoverati fra le scoperte che più hanno contribuito a migliorare la salute dell’umanità.

“Mostruosità come la vaccinazione non sono fondate sulla scienza ma sul denaro vaccini servono a generare e mantenere il mercato dei malati, tanto caro a BIG PHARMA” Assurdo

La costruzione di un vaccino prevede un percorso lunghissimo, estremamente controllato. Con il coinvolgimento di comitati etici, enti regolatori esterni, sorveglianza di tutti gli avventi avversi anche minimi. Con un livello di attenzione molto superiore a qualsiasi farmaco immesso in commercio. I vaccini sono destinati essenzialmente a persone sane e non malate. Questo è in contrasto con il fatto di “ mantenere il mercato dei malati”. Infine assurdo pensare che al giorno d’oggi vengano fatti investimenti colossali per cercare vaccini su malattie che non esistono solo con lo scopo di crearle.

“I Germi non sono la causa delle malattie” Assurdo

I germi sono organismi piccolissimi che possono essere visti soltanto con il microscopio. Essi comprendono vari microrganismi quali batteri, virus, funghi e alghe. Non tutti i microrganismi sono causa di malattia ossia patogeni. Alcuni svolgono un’azione utile. Ad esempio alcuni batteri producono vitamina K nell’intestino. Oppure competono con i batteri patogeni proteggendo così il nostro organismo.

Altri germi, invece, sono patogeni e possono determinare l’insorgenza di malattie nell’uomo. Questi germi sono descritti sin dall’antichità. Ad esempio in un papiro egizio c’è un’accurata descrizione di un caso di tetano seguita a una ferita alla testa. Se si escludono i germi patogeni che cosa provocherebbe le malattie infettive? La “mal aria” come pensavano prima che Castellani Aldo, patologo e batteriologo italiano, scoprisse nel 1903 il Tripanosoma responsabile della Malaria trasmesso dalle zanzare anopheles?

“I vaccini hanno delle controindicazioni” Vero

La sicurezza dei vaccini è elevata e documentata da milioni di dosi somministrate. Dalla costante attività di sorveglianza dei possibili eventi avversi. Dagli studi di sicurezza che vengono effettuati sia prima dell’autorizzazione che dopo l’immissione in commercio di ogni vaccino.

Tuttavia, in alcuni casi specifici, la vaccinazione può essere controindicata oppure può essere necessario prendere delle precauzioni. Per ogni vaccino esistono delle specifiche controindicazioni e precauzioni che si possono trovare nella Guida alle Controindicazioni alle Vaccinazioni (trovi il documento qui). Curata dal Network italiano dei servizi di vaccinazione (Niv) e realizzata da un gruppo di lavoro costituito da oltre 40 esperti nel campo dei vaccini che operano nelle principali istituzioni del nostro Paese.

In linea generale, le vaccinazioni sono controindicate nei soggetti che abbiano manifestato una grave reazione allergica ad una precedente dose del vaccino o ad uno dei suoi componenti. Inoltre, le persone con un sistema immunitario deficitario e le donne in gravidanza devono evitare i vaccini vivi attenuati, come il vaccino contro il morbillo e quello contro la rosolia.

Le precauzioni, invece, si riferiscono a condizioni nel ricevente che possono aumentare il rischio di gravi reazioni avverse. Oppure che possono compromettere la capacità del vaccino di stimolare il sistema immunitario. Esigono, pertanto, una valutazione rischio/beneficio. Per esempio, la reazione allergica al lattice è una precauzione per tutti i vaccini, la gravidanza è una precauzione per diversi vaccini. Oltre alle controindicazioni e precauzioni, la Guida alle Controindicazioni alle Vaccinazioni riporta anche le più comuni false controindicazioniQueste includono per esempio, una malattia acuta lieve con o senza febbre, l’allattamento, una reazione febbrile dopo una precedente dose e la convalescenza dopo malattia.

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