Le malattie infiammatoire croniche dell’intestino sono in costante crescita negli ultimi decenni. Il 30% di queste malattie esordisce in età pediatrica. Anche sotto i 5 anni di vita. Per queste malattie esiste una suscettibilità genetica ancora poco nota.
Gli argomenti del post
Possono essere divise in tre forme:
- Colite ulcerosa
- Morbo di Crohn
- Colite indeterminata
Tutte e tre le entità sono caratterizzate da una infiammazione cronica della mucosa della parete intestinale. Tra le tre forme esistono differenze sostanziali.
La colite ulcerosa interessa solo la mucosa del colon ed è caratterizzata da una infiammazione a partenza dal retto che può estendersi per continuità fino ad interessare tutte le porzioni prossimali del colon.
Il morbo di Crohn può colpire qualsiasi parte del tubo gastrointestinale. L’infiammazione si estende tutto lo spessore della parete intestinale. Non solo alla mucosa.
La colite indeterminata è caratterizzata da una infiammazione confinata al colon, ma con caratteristiche istologiche che non permettono inizialmente una diagnosi differenziale tra colite ulcerosa e morbo di Crohn.
Sintomi della malattie infiammatorie croniche dell’intestino
I sintomi possono essere divisi in intestinali ed extraintestinali.
Quelli intestinali variano a seconda del tratto colpito dal processo infiammatorio. In particolare, in caso di interessamento dell’intestino tenue (Morbo di Crohn) si avranno sintomi come diarrea cronica e calo ponderale e/o sintomi caratterizzati da vomito, distensione addominale e dolori addominali.
Quando ad essere colpito, è principalmente il colon, il corteo sintomatologico sarà caratterizzato da diarrea, perdita di sangue e/o muco con le feci.
Quando l’interessamento è a livello dello stomaco e del duodeno, i sintomi principali possono essere nausea, e vomito.
Il Morbo di Crohn può essere caratterizzato anche da una patologia a livello dell’ano con presenza di ragadi non dolorose, ulcere, fistole, ascessi, ed escrescenze carnose.
Sia il Morbo di Crohn che la Colite ulcerosa possono esordire anche con sintomi extraintestinali
- calo ponderale
- diminuzione della crescita
- ritardo puberale
- febbre
- aftosi orale
- eritema nodoso
- uveite
- artropatia
- sacroileite
- spondilite anchilosante
- colangite sclerosante
Diagnosi
La diagnosi non sempre facile, spesso arriva in ritardo. Quando ci troviamo di fronte ad un sospetto dobbiamo parlarne con il nostro pediatra di fiducia che ci indirizzerà presso un centro di gastroenterologia pediatrica.
In seguito devono essere eseguite indagini di laboratorio, su sangue e sulle feci. Quindi l’ecografia addominale e se il sospetto si conferma l’endoscopia con biopsia. Questo è l’esame fondamentale per la diagnosi di malattia infiammatorie croniche dell’intestino.
Decorso
Queste malattie sono croniche. Possono avere un decorso favorevole ma anche molto sfavorevole. Con la necessità d’interventi chirurgici sull’intestino.
La giusta diagnosi, il corretto inquadramento del paziente e la corretta terapia immediata riducono il rischio di avere un decorso aggressivo e permettono ai pazienti e alle famiglie di condurre una vita normale.
La terapia va mantenuto sotto stretto controllo medico visto che i farmaci che si utilizzano sono soppressori del sistema immunitario anche molto potenti.
La ricerca medica negli ultimi decenni ha fatto notevoli progressi in questo campo e continua a farne, chi gestisce queste terapie deve essere costantemente aggiornato sui progressi scientifici e sulle nuove terapie sempre più promettenti, anche se non di facile gestione.