Attacchi d'asma particolarmente gravi: ecco cosa fare

Attacco d’asma e broncospasmo: ecco cosa fare

L’asma è una malattia sempre più frequente, soprattutto in età pediatrica.

E’ caratterizzata da crisi d’asma o broncospasmi. Sono nella stragrande maggioranza dei casi innescati da infezioni virali. Durante un broncospasmo i muscoli che circondano il bronco si contraggono. Questo determina una riduzione del diametro. L’aria che entra nei bronchi fa più fatica. Genera il classico fischio. In alcuni casi udibile anche senza stetoscopio. Se la crisi perdura arriva meno ossigeno al sangue. Si genera difficoltà a respirare e nelle forme più gravi senso di soffocamento.

Sintomi che precedono l’attacco d’asma

Gli attacchi d’asma o broncospasmi di solito sono preceduti da sintomi molto caratteristici. Questi anticipano di alcune ore la comparsa del broncospasmo. Variano da paziente a paziente. Generalmente sono facilmente riconoscibili dai genitori e nei ragazzi. Soprattutto dopo il primo broncospasmo.

I principali sintomi premonitori che anticipano la comparsa degli attacchi d’asma sono: naso che cola, starnuti ripetuti e tosse secca insistente, soprattutto notturna.

La tensione emotiva peggiora gli attacchi d’asma. Per cui è fondamentale che i genitori rimangano calmi ed assicurino altrettanta tranquillità al bambino.

Cosa fare in caso di broncospasmo

I farmaci da utilizzare in caso di attacco d’asma sono i broncodilatatori. Servono a riaprire i bronchi che si sono chiusi velocemente.

Tali farmaci sono:

  • gocce di broncovaleas o breva per aerosol che vanno sempre diluite in 3 ml di soluzione fisiologica
  • ventolin o broncovaleas spray da utilizzare sempre con un adeguato distanziatore

Il principio attivo contenuto in queste preparazioni si chiama salbutamolo. Un broncodilatatore a breve durata d’azione beta2-stimolante.

Tali farmaci vanno somministrati secondo il seguente schema:

Aerosol: numero di gocce di broncovaleas adeguate al peso diluite in almeno 3 ml di soluzione fisiologica

  • 4 volte al giorno per 3 giorni
  • 3 volte al giorno per 3 giorni
  • 2 volta al giorno per 3 giorni

oppure

Ventoli o Broncovaleas spray con distanziatore

  • 4 puffs al giorno per 3 giorni
  • 3 puffs al giorno per 3 giorni
  • 2 puffs al giorno per 2 giorni

Nei bambini al di sotto dei 5 anni meglio utilizzare l’areosol.

Mancata risposta al broncodilatatore

Se vengono utilizzati ventolin o broncovaleas spray e non si ottiene una risposta immediata alla prima somministrazione si possono ripetere i puffs fino a quattro somministrazioni nella prima mezzora.

L’areosol può essere ripetuto dopo venti minuti se non vi è stato alcun miglioramento dei sintomi.

Se la situazione non migliora bisogna avere a portata di mano un cortisonico da somministrare per bocca. Cioè: bentelan cpr da 0.5 mg oppure urbason cpr da 4 mg.

Perché usare un distanziatore con lo spray

Senza distanziatore, soprattutto nei bambini più piccoli, la maggior parte del farmaco si ferma in bocca e non raggiunge i bronchi. Il distanziatore è studiato per evitare questo inconveniente. Si collega la bomboletta di spray al distanziatore. Si fa uno spruzzo nel distanziatore e sei respiri.

Distanziatore per attacco d'asma o broncospasmo

Sempre a portata di mano

I farmaci e le relative apparecchiature per somministrarli vanno tenuti sempre a portata di mano e condotti ovunque vada il paziente. Se si ha intenzione di allontanarsi da casa per un periodo di tempo superiore ai due giorni è meglio fare una scorta adeguata delle medicine necessarie.

Quando andare in pronto soccorso

Se un attacco d’asma appare subito grave oppure non vi è miglioramento dei sintomi dopo la prima ora dall’inizio della terapia il bambino va condotto al Pronto Soccorso più vicino.

Un attacco d’asma appare subito grave se:

  • L’asma peggiora o non migliora nonostante la somministrazione di ventolin o broncovaleas
  • La difficoltà nel respirare impedisce le normali attività. E’ difficile parlare, mangiare comunicare, stare in piedi
  • Si verifica un continuo e progressivo peggioramento dei sintomi
  • La sintomatologia asmatica disturba il riposo notturno
  • L’asma del mattino si protrae fino a mezzogiorno

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